upgrade Joomla 2.5 to 3.4

 

Guida all'aggiornamento dalla versione 2.5 alla 3 di Joomla!

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Informazioni utiliSappiamo oramai che l'ottima versione 2.5 di Joomla vedrà terminato il supporto ufficiale fra pochi mesi (dicembre 2014), vediamo quindi come preparare e programmare l'aggiornamento al ramo di sviluppo 3 che recentemente è stato dichiarato quello con supporto a lungo termine ed adatto per i siti di produzione.


Akeeba BackupPrima di iniziare qualsiasi ragionamento è consigliato mettere il sito Offline dalla configurazione globale ed effettuare un backup completo. Qui una guida al backup manuale, oppure utilizzando l'ottima estensione Akeeba Backup.
Grazie al semplice utilizzo di Akeeba Kickstart è molto semplice e veloce ripristinare una copia di backup del sito in locale sul proprio PC. Consigliamo quindi di installare ed attivare sul proprio PC una emulazione di server locale con applicazioni gratuite come Xampp 1.8.2 o WampServer 2.2 (Attenzione: le versioni precedenti di questi emulatori non sono consigliate perchè utilizzano versioni troppo vecchie di PHP. Neppure le ultime versioni sono consigliate).
Cartella Logs
Durante la procedura automatica di ripristino del backup in locale fare attenzione nella fase "Installazione sito" al valore che sarà assegnato alla "Directory dei file di log", questo deve essere /logs e non /log come pare impostare di default il sistema di ripristino.


Testare più volte in locale sul proprio PC la procedura di aggiornamento è una pratica consigliata, questo permette di comprendere eventuali problemi e incompatibilità per stabilire poi la corretta procedura da ripetere sul sito online.

Il template:

TemplateIl passaggio dalla versione 2.5 alla 3 comporta una non compatibilità del template in uso su Joomla 2.5. Questo dovrà essere adattato e reso conforme alle specifiche di Joomla 3, qui è disponibile una guida. Oppure se abbiamo utilizzato come base del template uno scaricato in rete è bene verificare se ne esiste la versione compatibile per Joomla 3 così da ripetere le personalizzazioni su questo e reinstallarlo sul sito aggiornato a Joomla 3. Inoltre si può decidere di aggiornare la grafica del sito, preparare un nuovo template compatibile con Joomla 3 e con l'occasione sfruttare alcune delle novità presenti in questo ambito (Tag, Microdata, Bootstrap, Icomoon ecc...).
Poter lavorare in locale ci permette così di preparare il nuovo template da ripristinare sul sito online ad aggiornamento terminato.
Non è necessario impostare un differente template di default per il sito prima di lanciare l'aggiornamento, anche se questo non è compatibile con la nuova versione ci ritroveremo il sito aggiornato a Joomla 3 e visibile con il template di default "Protostar". Ovviamente il sito con questo template non assomiglierà molto al vecchio sito, ma ripristinando il proprio template precedentemente realizzato e testato in locale tutto tornerà alla normalità.

Le estensioni:

EstensioniAnche per le estensioni esterne in uso deve essere verificata la piena compatibilità con la nuova versione 3 di Joomla!.
La grande maggioranza delle estensioni sono oramai compatibili con Joomla 3, ma è bene verificare prima di pianificare l'aggiornamento che le principali estensioni esterne utilizzate sul sito con Joomla 2.5 siano anche compatibili con Joomla 3. Quindi per ogni estensione (moduli, plugin, componenti) consultare il sito dello sviluppatore o la relativa scheda nella Joomla Extension Directory (JED) dove viene evidenziata con una icona la compatibilità dell'estensione con Joomla 3.x.
Spesso queste estensioni mettono a disposizione lo stesso pacchetto di installazione/aggiornamento valido per entrambe le versioni di Joomla 2.5/3 (es. ContentMap), è quindi necessario in questi casi aggiornare le estensioni prima di effettuare l'aggiornamento per ritrovarle poi funzionanti sul sito aggiornato. Altre estensioni hanno pacchetti di installazione/aggiornamento separati in base alla versione di Joomla 2.5 o 3 (es. Ozio Gallery), in questo caso installare l'aggiornamento dell'estensione solo dopo aver terminato il passaggio a Joomla 3. Se alcune delle estensioni in uso non sono ancora compatibili con Joomla 3 consigliamo di cercare una alternativa compatibile sulla JED. In questo post sul forum abbiamo elencato le principali estensioni già compatibili da tempo con Joomla 3. Disinstallare prima dell'aggiornamento tutte quelle estensioni esterne che sappiamo non essere compatibili con la versione 3 di Joomla! e tutte quelle che sappiamo come non più necessarie al progetto del sito. Per controllare quali e quante estensioni esterne abbiamo installato sul sito è necessario accedere dal menu "Estensioni"--> "Gestione Estensioni", poi premere su "Gestisci". Dall'apposito menu a tendina "Seleziona Tipo" verificare tutte le varie tipologie si estensioni presenti (moduli, plugin, componenti, libreira, pacchetto ecc...). E' consigliato iniziare a disintallare prima gli eventuali "Pacchetti" non compatibili con Joomla 3 o non più necessari, poi le altre tipologie. Tutte quelle contrassegnate nella colonna Autore come "Joomla! Project" non devono essere disintallate.

Verifiche precedenti l'aggiornamento:

Informazioni di sistemaVerificare che l'attuale sito con Joomla 2.5 sia aggiornato all'ultima versione disponibile di questo ramo di sviluppo (2.5.28). In amministrazione, dal menu Sito➜ Informazioni di sistema controllare la riga "Versione di Joomla!" e comparare il numero con quello dell'ultimo aggiornamento disponibile nell'area download. Se necessario provvedere al corretto aggiornamento di versione.
Sempre in questa schermata prendi nota della versione di PHP presente sul server che ospita il tuo sito. Se questa è inferiore alla versione 5.3.10 non puoi e non devi effettuare l'aggiornamento a Joomla 3.3 o superiori. Puoi richiedere al tuo provider di aggiornare la versione di PHP per poi successivamente passare alla versione 3.3 o superiore.
Verifica che la struttura dell'attuale database sia correttamente allineata. Dal menu Estensioni➜ Gestione estensioni➜ Database puoi correggere eventuali problemi.
Verifica estensioni di sistema non correttamente installate. Dal menu Estensioni➜ Gestione estensioni➜ Esplora puoi correggere l'installazione di eventuali estensioni di sistema rimaste in attesa.
Se abilitata, disattiva la cache di Joomla dalla configurazione globale poi dal menu Sito➜ Manutenzione➜ Pulisci cache elimina tutti gli eventuali riferimenti alla vecchia cache.

Rapporto errori: è consigliato prima di effettuare l'aggiornamento impostare in "Configurazione Globale" nella sezione "Server" il parametro "Rapporto errori" su "Massimo". Questo ci aiuterà ad individuare subito eventuali problemi a seguito dell'aggiornamento.

Spubblicare il "Remember Me": per evitare problemi è consigliato prima di effettuare l'aggiornamento spubblicare il plugin "System - Remember Me".

Aggiornamento con la procedura automatica:

Aggiornamento disponibileRipeto di testare prima questa procedura su una copia in locale nel proprio PC.
Dal menu Componenti➜ Aggiornamento di Joomla! accedere alle "Opzioni" in alto a destra. Impostare "Server di aggiornamento" in Supporto a Breve Termine. Si, c'è ancora una contraddizione in termini riguardo il ciclo di rilascio, ma attualmente il nuovo ciclo di rilascio di Joomla indica la versione 3 come quella con supporto a lungo termine, quella vecchia definizione supponiamo sarà corretta. Salvando e chiudendo la finestra delle Opzioni già si dovrebbe essere avvisati dell'aggiornamento disponibile a Joomla 3.

Se non viene segnalato è necessario dalla Gestione estensioni Aggiorna premere in alto a destra su "Cancella Cache" per poi tornare dal menu Componenti➜ Aggiornamento di Joomla! e verificare se ora compare l'avviso corretto.

Se la verifica sulla versione di PHP presente sul server è positiva, ed è quindi uguale o superiore alla versione 5.3.10, possiamo procedere.
Avviando l'aggiornamento sarà scaricata la versione in inglese, aggiornato automaticamente il database ed eliminati i file non più necessari. L'operazione potrebbe richiedere qualche minuto e su alcuni hosting non propriamente configurati per Joomla!® c'è il rischio che la procedura automatica non vada a buon fine. Terminato l'aggiornamento automatico è necessario installare come una normale estensione il pacchetto lingua italiano per Joomla!® 3.3 o superiore presente nell'area download.

Controllare poi in Gestione estensioni --> Esplora se sono presenti nuove estensioni da installare (dopo aver cancellato la cache e lanciato il tasto "Esplora" in alto a destra). Controllare anche in Gestione estensioni --> Database se la versione dello schema del database risulta aggiornata.
Consigliamo inoltre ad aggiornamento terminato di cancellare completamente la cache del vostro browser per evitare conflitti con JS o CSS del nuovo pannello di controllo di Joomla.

Installa e configura il nuovo template del tuo sito compatibile con Joomla 3 e visualizza il fronted del tuo sito.
Ricordati poi di tornare ad abilitare il plugin "System - Remember Me" ed impostare in "Configurazione Globale" nella sezione "Server" il parametro "Rapporto errori" su "Default sistema".

 



 

Aggiornamento con la procedura manuale:

E' noto che su alcuni server di hosting non propriamente configurati la procedura di aggiornamento automatico può dare errore, bloccarsi e non funzionare. Vi ricordiamo di utilizzare Joomla su server con configurazioni di PHP che prevedano questi parametri:
  • upload_max_filesize dovrebbe essere 32Mb o superiore
  • max_execution_time 45 o superiore
  • max_file_uploads 20 o superiore
  • max_input_time 45 o superiore
  • memory_limit 32 o superiore
  • safe_mode Off
  • set_time_limit attivo
  • fopen attivo
  • allow_url_fopen On
E' possibile verificare questi valori dal menu Sito➜ Informazioni di sistema Informazioni PHP.

Se la verifica sulla versione di PHP presente sul server è positiva, ed è quindi uguale o superiore alla versione 5.3.10, possiamo procedere all'aggiornamento all'ultima versione disponibile del ramo di sviluppo 3. Scarica il file dedicato all'aggiornamento da Joomla 3.x.x all'ultima versione di Joomla 3 disponibile nell'area download di Joomla.it (solitamente è l'ultimo file dell'elenco). Decomprimi il pacchetto di aggiornamento che hai scaricato nel tuo computer.
Collegati via FTP alla cartella tmp del tuo sito Joomla 2.5 e verifica che sia vuota o che contenga solo il file index.html.
Trasferisci via FTP tutte le cartelle ed i file, contenuti nella cartella dell'aggiornamento, nella cartella tmp del tuo sito Joomla. Accedi all'amministrazione del tuo sito Joomla 2.5 ed alla gestione estensioni. Nel campo Installa da cartella trovi già impostato il percorso alla cartella tmp sul server del tuo sito, premi su Installa. Riceverai un messaggio di conferma file installato correttamente.
L'operazione potrebbe richiedere qualche minuto. Terminato l'aggiornamento manuale è necessario cancellare completamente via FTP il contenuto della cartella tmp (è consigliato lasciare il solo file index.html). 
Installare come una normale estensione il pacchetto lingua italiano per l'ultima versione di Joomla!® 3  presente nell'area download.

Controllare poi in Gestione estensioni --> Esplora se sono presenti nuove estensioni da installare (dopo aver cancellato la cache e lanciato il tasto "Esplora" in alto a destra). Controllare anche in Gestione estensioni --> Database se la versione dello schema del database risulta aggiornata.
Consigliamo inoltre ad aggiornamento terminato di cancellare completamente la cache del vostro browser per evitare conflitti con JS o CSS del nuovo pannello di controllo di Joomla.

Installa e configura il nuovo template del tuo sito compatibile con Joomla 3 e visualizza il fronted del tuo sito.
Ricordati poi di tornare ad abilitare il plugin "System - Remember Me" ed impostare in "Configurazione Globale" nella sezione "Server" il parametro "Rapporto errori" su "Default sistema".

Verifiche successive l'aggiornamento:

Prima di impostare nuovamente online il sito meglio effettuare qualche controllo. Effettuando il login dal frontend controllare che i contenuti interni al sito siano correttamente visibili ed abbiano mantenuto la stessa URL come in precedenza. Abilitare nuovamente la cache se questa era stata correttamente disabilitata prima dell'aggiornamento. Verificare il corretto funzionamento degli eventuali form di contatto e delle eventuali estensioni esterne utilizzate.
Risulta fondamentale cancellare completamente la cache del vostro browser per evitare conflitti con JS o CSS del nuovo pannello di controllo di Joomla.
Verificare anche il file joomla_update.php nella cartella logs. Scaricarlo ed aprirlo con un editor di testi. In questo file vengono elencate tutte le varie istruzioni elaborate durante la procedura di aggiornamento. Se sono stati riscontrati errori è così possibile capire in quale punto qualcosa è andato storto, se la procedura termina con la frase: Update to version 3.x.x is complete significa che è stata terminata correttamente.

E' noto che, su piattaforme hosting non correttamente configurate e non dedicate a Joomla, la procedura di aggiornamento possa poi generare messaggi di errore sia lato sito che lato amministratore. Verificare in questi casi se la procedura di aggiornamento sia riuscia ad eliminare tutti i file non più necessari (può accadere che per problemi di permessi non riesca ad eliminare alcune cartelle e file). Per esempio la cartella libraries/cms/controller non è più necessaria su Joomla 3 ma se ancora presente vi impedirà di accedere al pannello di amministrazione di Joomla 3. Pensare di eliminare manualmente tutti i file e le cartelle non più necessarie e che portano conflitto con Joomla 3 è alquanto complicato...

Scarica windows 10

Scarica ed installa win10
https://www.youtube.com/watch?v=n9JK065GpcI

Windows 10 Sfondo Viola

Contemporaneamente al rilascio di Windows 10, Microsoft ha prontamente distribuito anche il tool per scaricare gratuitamente e legalmente i file di installazione in formato .ISO del nuovo sistema operativo. Grazie ai file .ISO potrete conservare una copia di Windows 10, sempre pronta in caso di necessità, fare un’installazione pulita tramite dispositivo USB o DVD, oppure aggiornare più computer senza dover riscaricare ogni volta tanti GB di update.

NOTA | Prima di procedere vi ricordiamo che trovate tutte le novità, le informazioni e le guide su Windows 10 a questo indirizzo.

Prima di iniziare, un riepilogo sintetico del necessario:

  • Computer connesso ad Internet. Se non avete modo di accedere ad Internet, potete eseguire l’operazione su un computer di un amico o dove sia presente la connessione.
  • Penna USB [opzione consigliata]. Usate una penna USB con almeno 8 GB di spazio disponibile. Ovviamente è raccomandato utilizzarne una vuota e formattata.
  • DVD [opzione alternativa]. Richiesto un masterizzatore collegato o integrato in un PC ed un computer che abbia la possibilità di leggere il DVD masterizzato per installare Windows 10. Raccomandato l’utilizzo di un DVD vergine o riscrivibile da 4,7 GB.

Alcuni controlli da effettuare sul computer dove si vuole installare Windows 10:

  • Aggiornamento a Windows 10. Se state effettuando un aggiornamento a Windows 10 da 7 o 8, assicuratevi di possedere un sistema funzionante con relativa licenza genuina ed attivata. Nello specifico sono necessari Windows 7, Windows 8Windows 8.1: l’aggiornamento tramite .ISO è possibile, infatti, anche da Windows 7 senza SP1 e da Windows 8 senza la necessità di avere Windows 8.1 o Windows 8.1 Update.
  • Processore (CPU) a 64-Bit o 32-Bit. Con il tool sarà possibile scaricare entrambe le versioni di Windows 10, scegliete quella più appropriata per la vostra CPU. Se avete un computer abbastanza recente e con 4 GB di RAM (o superiore) ovviamente la versione 64-Bit è quella più consigliata. Per controllare la versione attualmente installata non dovete far altro che andare in Impostazioni > Sistema > Informazioni su e controllare la riga Tipo sistema. Esempio:

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  • Requisiti di sistema. Prima di installare Windows 10 è consigliato dare una lettura ai requisiti di sistema. Raccomandato controllare anche il sito del produttore del PC, per verificare la presenza di driver aggiornati o note sulla compatibilità dell’hardware. Ricordiamo qui i requisiti minimi:
    • Processore – 1 gigahertz (GHz) o superiore, oppure SOC.
    • RAM – 1 gigabyte (GB) per sistemi a 32-Bit, 2 GB per sistemi a 64-Bit.
    • Spazio su disco rigido – 16 GB per sistemi a 32-Bit, 20 GB per sistemi a 64-Bit.
    • Scheda video – DirectX 9 o versioni successive con driver WDDM 1.0.
    • Schermo – 1024 x 600 pixel.
  • Lingua. In base alle vostre esigenze dovrete scegliere la lingua per l’installazione di Windows sul vostro computer. Per vedere la lingua attualmente in uso andate in Area geografica e lingua o Lingua nel Pannello di controllo.
  • Edizione di Windows [IMPORTANTE]. Dovrete scegliere, inoltre, la stessa versione/edizione di Windows correntemente installata nel PC. Le due scelte possibili sono Windows 10 Home o Windows 10 Pro, e versioni N annesse. Per controllare, seguite i passi descritti nel paragrafo del controllo CPU e controllate la riga Edizione, oppure andate nelle proprietà di Sistema. Esempio:

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Nota per il codice Product Key

  • Il supporto per l’installazione di Windows 10 può essere creato senza un codice product key.
  • Sui computer nativi con Windows 10, che integrano il product key nel firmware del sistema, non verrà richiesto nulla e la copia risulterà attivata.
  • Se state installando il sistema operativo per la prima volta, sarà necessario inserire un product key di Windows 10.
  • Se state eseguendo Windows 7, Windows 8 o Windows 8.1 e lanciate l’aggiornamento a Windows 10 non vi verrà chiesto di inserire alcun codice product key, perché sarà il setup stesso a verificare la legittimità di quello presente nel sistema. Se non avete una licenza valida, allora dovrete acquistarne una visitando questa pagina.
  • Se sul vostro dispositivo Windows 7 o Windows 8 avete aggiornato a Windows 10, usufruendo dell’aggiornamento gratuito e ottenendo una copia correttamente attivata di Windows 10, non riceverete una product key per Windows 10. Se vorrete fare un’installazione pulita (con drive USB o DVD, per intenderci) avrete la possibilità di saltare la richiesta d’inserimento di una product key in fase di installazione: il PC si attiverà automaticamente non appena andrà online (potrebbe volerci del tempo) soltanto se la stessa edizione di Windows 10 è stata precedentemente attivata con successo, sullo stesso dispositivo, nel periodo dell’offerta gratuita di aggiornamento.
 

Download e creazione del supporto di installazione di Windows 10

  • Collegate, innanzitutto, la penna USB al computer oppure inserite un DVD vergine nel masterizzatore.
  • Scaricate, da questo indirizzo, il Media Creation Tool adatto all’architettura del vostro sistema operativo (32-Bit o 64-Bit) e salvatelo in una posizione comoda.

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  • Fate doppio click sull’eseguibile, apparirà una finestra dove potrete selezionare due opzioni: Aggiorna il PC ora e Crea un supporto di installazione per un altro PC. Scegliendo la prima opzione aggiornerete direttamente il vostro attuale sistema, mentre scegliendo la seconda accederete alla sezione per creare il vero e proprio supporto d’installazione.

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  • Se scegliete Crea un supporto di installazione per un altro PC, apparirà una finestra dove potrete selezionare la lingua, l’edizione e l’architettura del sistema operativo. Una volta terminato, fate click su Avanti. Nel menu a tendina Architettura c’è la possibilità di creare un supporto con entrambe le architetture (x86 e x64), ovviamente utilizzando uno spazio maggiore, di circa 6 GB.

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  • Nella schermata successiva dovrete scegliere dove salvare il file d’installazione, in una penna USB o in un file .ISO da poter conservare e masterizzare e successivamente.

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  • Se scegliete l’opzione Unità flash USB, facendo clic su Avanti, potrete selezionare la penna USB di destinazione (verificando anche la lettera) e cliccando ancora su Avanti partirà il processo di preparazione.
    ATTENZIONE | Tutti i file presenti nell’unità USB verranno eliminati.

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  • Al termine dell’operazione fate click su Fine ed il supporto sarà pronto per l’utilizzo.
  • Se, invece, scegliete l’opzione File ISO, facendo click su Avanti vi verrà chiesto dove salvare il file .ISO contenente l’immagine d’installazione del sistema operativo che potrà essere masterizzata direttamente da Windows o con un qualsiasi programma che supporta la masterizzazione dei file .ISO, ad esempio ImgBurn o CDBurnerXP – entrambi gratuiti.

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  • Al termine dell’operazione fate click su Fine ed il file .ISO sarà pronto per essere masterizzato.

Installazione di Windows 10

Una volta creato il supporto d’installazione, andrà effettuata una delle seguenti operazioni:

  • Collegate la penna USB nel computer dove volete installare Windows 10 e scegliete se effettuare l’installazione direttamente dal sistema operativo che state eseguendo, in caso di aggiornamento, oppure facendo il boot dalla stessa, impostando l’ordine di avvio nel BIOS/UEFI o scegliendo la periferica di boot con il tasto funzione, generalmente suggerito all’avvio (non supportato in tutti i computer).
  • Inserite il DVD nel computer dove volete installare Windows 10 e scegliete se effettuare l’installazione direttamente dal sistema operativo che state eseguendo, in caso di aggiornamento, oppure facendo il boot dal lettore/masterizzatore DVD, impostando l’ordine di avvio nel BIOS/UEFI o scegliendo la periferica di boot con il tasto funzione, generalmente suggerito all’avvio (non supportato in tutti i computer).

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.

Windows 10 (TestISO) x64-2015-07-27-16-21-07

Note aggiuntive

  • Se state eseguendo Windows 7 o Windows 8.1, è raccomandabile utilizzare Windows Update per effettuare l’update a Windows 10. Se avete delle domande su Windows 10 date un’occhiata a Domande e risposte.
  • Se non sapete quali sono le specifiche richieste dal sistema operativo e maggiori dettagli, qui trovate la pagina dedicata.
  • Vi ricordiamo che Windows 10 non è stato progettato per computer che utilizzano Windows Vista o Windows XP.
  • A questo indirizzo trovate un resoconto delle varie funzioni e curiosità di Windows 10 – lettura consigliata.

virtualbox

VirtualBox è un software che ormai non ha bisogno di presentazioni: inizialmente sviluppato dalla tedesca InnoTek, successivamente acquistata (febbraio 2008) da Sun Microsystems, a sua volta entrata nel portafoglio di Oracle (gennaio 2010), si tratta di una soluzione per la virtualizzazione di sistemi operativi ed applicazioni. Sono tanti gli articoli che, nel corso del tempo, abbiamo dedicato a VirtualBox (vi invitiamo a far riferimento a queste pagine) illustrandone le principali caratteristiche oltre ad alcuni aspetti meno conosciuti.

In quest'articolo desideriamo soffermarci in modo più approfondito sulle funzionalità di VirtualBox volte all'accesso di risorse disponibili all'interno della rete locale ed alla condivisione dei dati.

Ciascuna macchina virtuale VirtualBox può essere equipaggiata con un numero massimo di quattro schede di rete, ciascuna delle quali impostata per l'utilizzo di una differente configurazione. Una volta selezionata la macchina virtuale sulla quale operare dalla schermata principale di VirtualBox, cliccando sul pulsante Impostazioni della barra degli strumenti quindi su Rete, è possibile accedere alla finestra di configurazione delle impostazioni di rete.

Per impostazione predefinita, ciascuna macchina virtuale VirtualBox utilizza un'unica scheda di rete regolata in modalità NAT (menù a tendina Connessa a).

Proprio l'impostazione Connessa a è la più importante perché permette di stabilire in che modo l'interfaccia di rete virtuale dovrà interagire con l'hardware "fisico" installato sul sistema host. Scegliendo NAT, VirtualBox assegnerà alla macchina virtuale un indirizzo IP privato, del tutto inaccessibile dalla rete locale così come dal sistema host. Supponendo che al sistema host sia attribuito l'IP 192.168.1.2 (il router "fisico" si supponga abbia l'indirizzo 192.168.1.1), in modalità NAT, VirtualBox attribuirà alla virtual machina un IP 10.0.2.x. E' possibile verificarlo aprendo, da una macchina guest Windows, il prompt dei comandi e digitando ipconfig /all:

La configurazione NAT permette di accedere senza problemi alla rete Internet dalla macchina virtuale e si rivela la più adatta se non si è interessati all'indirizzo IP che sarà utilizzato dal sistema guest virtualizzato con VirtualBox.

Ovviamente, non si tratta invece della configurazione migliore se fosse necessario inoltrare determinati pacchetti dati oppure se si debbono rendere visibili dalla rete locale o da utenti remoti certe risorse presenti nella macchina virtuale.

Scegliendo Scheda con bridge, invece, la macchina virtuale cercherà di ottenere un indirizzo IP dalla medesima sorgente che solitamente fornisce gli indirizzi ai vari sistemi client che compongono la rete locale. Il termine bridge fa semplicemente riferimento al fatto che la macchina virtuale VirtualBox risulterà connessa alla rete locale, così come se lo fosse "fisicamente".

Nel nostro caso, come si vede, la scheda di rete installata sul sistema host che viene utilizzata dalla macchina virtuale, è un'interfaccia wireless Broadcom (Nome). "Agli occhi" della virtual machine, però, tale dispositivo di rete apparirà con una normale scheda ethernet Intel. Ecco infatti il responso che si ottiene, questa volta, digitando il comando ipconfig /all:

Com'è possibile notare, la macchina virtuale questa volta ha ricevuto un indirizzo IP (192.168.1.51) dal server DHCP all'indirizzo 192.168.1.1 (il router).

D'ora in poi, la macchina virtuale in modalità scheda con bridge risulterà come se fosse una workstation fisicamente connessa alla rete locale alla quale è collegato anche il sistema host.
Digitando, nel nostro esempio, il comando ping 192.168.1.51 da un qualunque sistema collegato alla LAN, si dovrebbe immediatamente ottenere una serie di risposte dalla macchina virtuale VirtualBox.
La virtual machine è adesso potenzialmente in grado di accedere a qualunque risorsa condivisa presente sui sistemi connessi in rete locale e di accettare le richieste di connessione provenienti dagli altri terminali. Condividendo una risorsa (ad esempio, una cartella) dalla macchina virtuale, si potrà così comodamente accedervi da qualsiasi sistema sia collegato alla LAN previa impostazione delle opportune condivisioni e dei relativi diritti d'accesso.

La modalità Scheda solo host è molto simile alla Scheda con bridge eccezion fatta per l'uso di un dispositivo di rete dedicato, chiamato vboxnet0: tale device è responsabile dell'assegnazione degli IP. Di fatto, il sistema host diventa un router con IP 192.168.56.1 mentre alla macchina virtuale viene assegnato un IP 192.168.56.101. Si tratta di uno schema utile per allestire reti private all'interno delle quali le macchine debbono potersi vedere senza però necessariamente dover accedere a risorse esterne (ad esempio la rete Internet).

La scelta Rete interna è simile alle opzioni NAT + Scheda solo host. In questo caso, però, lo scambio di dati può avvenire esclusivamente all'interno della rete virtuale creata tra macchine virtuali, senza alcun dialogo con il sistema host. Ciò che si otterrà sarà una LAN privata appannaggio delle sole virtual machine, senza alcun accesso "al mondo esterno".

Per condividere file e cartelle in VirtualBox, è possibile utilizzare due soluzioni: la prima consiste nell'accesso diretto attraverso la rete virtuale mentre l'altra nell'impiego della funzionalità Cartelle condivise.

Noi, di solito, preferiamo il primo approccio perché è ciò che facciamo abitualmente tutti i giorni. La condivisione di file e cartelle su sistemi Windows e Linux è un'operazione che dovrebbe essere ormai conosciuta alla stragrande maggioranza degli utenti: perché non continuare ad utilizzarla anche in una macchina virtuale?
Come precedentemente chiarito, l'accesso alle risorse condivise attraverso la rete virtuale è possibile solo se l'interfaccia di rete di VirtualBox è regolata su Scheda con bridge oppure su Scheda solo host.

Di contro, la funzionalità Cartelle condivise consente di creare una cartella sul sistema host che verrà poi "montata" all'interno della macchina virtuale VirtualBox. Si tratta, questo, di un "espediente" che funziona con qualsiasi configurazione scelta per l'adattatore di rete virtuale e che sfrutta un server di condivisione allestito da VirtualBox per l'accesso delle macchine guest ai dati condivisi sull'host.

La caratteristica Cartelle condivise si regola semplicemente accedendo alle impostazione della macchina virtuale, da VirtualBox, quindi cliccando sulla voce omonima.

Nell'area di destra della finestra, si otterrà la lista delle risorse condivise sulla macchina host. Cliccando sul piccolo pulsante Aggiungi cartella condivisa, è possibile specificare la cartella che si desidera condividere con la macchina virtuale:

Dopo aver confermato le proprie scelte mediante la pressione del pulsante OK, a questo punto, nel caso in cui la macchina guest sia un sistema Windows, accedendo a Risorse di rete si dovrebbe trovare il server virtuale VBOXSVR ed al suo interno la risorsa appena condivisa.

Per assegnare una lettera di unità alla risorsa condivisa, si può invocare il comando \\net use lettera_unità \\vboxsvr\nome_condivisione.
Se si ha a che fare con una macchina virtuale Linux, si può ricorrere al comando mount -t vboxsf nome_condivisione percorso_in_cui_montare_la_risorsa.

Abilitando la casella Rendi permanente di VirtualBox, la "cartella virtuale" sarà inserita nella sezione Cartelle della macchina. Ciò significa che la directory dell'host posta in condivisione col sistema guest resterà automaticamente a disposizione di quest'ultimo ad ogni riavvio della macchina virtuale. Diversamente, nel caso in cui la casella Rendi permanente venisse lasciata non spuntata, la configurazione verrà persa ad ogni arresto o reboot del sistema virtuale.

driver Asus

ASUS driver

di

Hai appena formattato il computer e ti sei reso conto di non avere molti driver a portata di mano? Non riesci a utilizzare un gioco che hai appena installato sul PC perché i driver della scheda video non sono aggiornati? Non temere. Se devi installare dei dispositivi prodotti da ASUS non c’è alcun problema, puoi mettere a posto la situazione semplicemente collegandoti al sito Internet ASUS driver e scaricando i software di cui hai bisogno.

Sul sito Web dell’azienda taiwanese puoi trovare, in maniera completamente gratuita e senza obbligo di registrazione, i driver per tutti i tipi di dispositivi: schede madri, schede video, dispositivi di rete e molto altro ancora. Basta digitarne il modello (o sceglierne il nome da un elenco predefinito) e il gioco è fatto.

Il servizio ti tornerà utile anche se hai acquistato un notebook ASUS e hai dimenticato di fare un backup dei driver, oppure se hai comprato uno smartphone ASUS (es. uno ZenFone) e non riesci a collegarlo correttamente al computer tramite cavo USB. Per risolvere questi problemi – ripeto – non devi far altro che collegarti al sito Web del produttore e scaricare i driver di cui hai bisogno. È facilissimo, trovi illustrati tutti i passaggi che devi seguire qui sotto.

Come trovare il modello di un prodotto ASUS

Asus driver

Per scaricare i driver dal sito Internet di ASUS, devi immettere manualmente il modello esatto del tuo prodotto. Come dici? Non sai qual è esattamente il modello del tuo prodotto ASUS? Nessun problema, puoi individuarlo abbastanza facilmente seguendo le indicazioni che trovi di seguito.

  • Scheda madre – se devi scaricare i driver per una scheda madre ASUS, puoi trovare il nome del modello indicato nella schermata iniziale di accensione del PC (es. ASUS A7N8X-VM), in alto a sinistra.
  • Scheda video – per scoprire il modello di una scheda video ASUS (es. V9280), bisogna recarsi in Pannello di controllo > Gestione periferiche ed espandere la sezione Schede video. In alternativa, fai click destro sul desktop e recati in Proprietà > Impostazioni oppure controlla sulla superficie della scheda.
  • Computer portatili – nel caso dei notebook, puoi trovare il numero del modello stampato su un’etichetta che si trova sul retro del computer (es. A6Q00VA). In questo modo, potrai trovare tutti i driver per i componenti interni del PC.
  • Schede o router wireless – i modelli sono indicati su apposite etichette che si trovano incollate sui dispositivi.

Per ulteriori informazioni puoi consultare questa pagina Web, sulla quale sono presenti numerose foto che mostrano in dettaglio le etichette e le schermate in cui si possono trovare i modelli dei prodotti ASUS.

Come scaricare driver ASUS – metodo 1

ASUS driver

Adesso possiamo passare alla procedura vera e propria per scaricare i driver ASUS. Il primo passo che devi compiere è collegarti alla pagina principale del sito ASUS driver e digitare il nome del dispositivo per il quale intendi scaricare i driver nel campo di testo che si trova sulla sinistra. Seleziona il suggerimento per il completamento automatico che compare in basso per evitare errori di digitazione.

Nella pagina che si apre, clicca sulla voce SUPPORTO che si trova in alto a destra e vai sulla scheda Driver & Utilità. Seleziona quindi il sistema operativo installato sul tuo computer dall’apposito menu a tendina ed espandi le voci relative ai driver che intendi prelevare (es. VGA per le schede video, Audio per le schede audio e così via). A questo punto, fai click sulla voce Global per avviare il download dei driver che ti interessano e attendi il termine dell’operazione.

A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il pacchetto .exe appena scaricato e segui le indicazioni su schermo per portare a termine l’installazione dei driver. Di solito basta fare click sempre su Next/Avanti e accettare il riavvio del PC nell’ultima schermata. Purtroppo non posso essere più preciso in quanto il setup cambia da dispositivo a dispositivo.

Come scaricare driver ASUS – metodo 2

ASUS driver

Puoi scaricare i driver ASUS anche selezionando il nome del tuo prodotto da una lista predefinita (senza doverlo digitare manualmente). In questo caso, devi collegarti al sito del produttore, cliccare sulla i collocata accanto alla barra di ricerca e selezionare la voce Seleziona il modello manualmente dal riquadro che compare.

A questo punto, seleziona il tipo di dispositivo per il quale stai cercando i driver d’installazione: Notebook, LCD Monitor, Motherboard ecc. Indica dunque la serie e il modello del prodotto tramite gli appositi menu a tendina e clicca sul link Driver & Utilità collocato sulla destra.

Nella pagina che si apre, seleziona il sistema operativo installato sul tuo computer, scarica i driver di tuo interesse e installali sul tuo computer seguendo le apposite procedure guidate. I passaggi da compiere sono gli stessi che abbiamo visto insieme nel capitolo precedente di questo tutorial.

Driver per smartphone ASUS

ASUS driver

Se hai uno smartphone ASUS (es. ASUS ZenFone 2) e non riesci a collegarlo al tuo PC tramite cavo USB, per scaricare i driver necessari al suo funzionamento devi cercare il nome del dispositivo sul sito del produttore, andare su Supporto > Driver & Utilità e impostare la voce Altro nel menu a tendina per la selezione del sistema operativo.

Successivamente devi espandere il menu USB e scaricare i driver Android USB di ASUS cliccando sulla voce Globale. Al termine del download, apri il pacchetto zip appena scaricato ed estraine il contenuto in una cartella qualsiasi. Dopodiché collega lo smartphone al computer, attendi che compaia la schermata relativa all’installazione del nuovo hardware (altrimenti richiamala tu dal menu Gestione Dispositivi) e guida Windows verso la cartella in cui hai estratto i driver. Assicurati di selezionare la sotto-cartella relativa al sistema operativo in uso sul tuo PC. Qui trovi anche un video tutorial dedicato all’intera procedura.

EBOOK GRATIS

Ebook gratis

Hai appena acquistato un ebook reader e sei alla ricerca di bei libri da leggere? Ti piacerebbe scaricare qualche grande classico della letteratura oppure opere di autori emergenti, magari gratis, ma non sai a quali siti rivolgerti? Non ti preoccupare, ci sono qui io a darti una mano.

Su Internet ormai ci sono diversi servizi che raccolgono opere del passato, grandi classici della letteratura e lavori di autori indipendenti permettendo al pubblico – cioè a noi – di scaricarli sotto forma di ebook gratis. Basta selezionare il libro da scaricare, scegliere il formato di file in cui si preferisce leggerlo e trasferirlo sul proprio reader: nulla di più facile!

I formati di file disponibili sono fra i più disparati: dagli ePub ottimizzati per la maggior parte degli ebook reader ai Mobi per i Kindle di Amazon, passando per i PDF ottimizzati per tablet e PC. In quasi nessun caso le opere sono protette da DRM, questo significa che possono essere lette, copiate e trasferite senza problemi da un dispositivo all’altro (senza limitazioni di marca o modello). Adesso però mettiamo al bando alle ciance e vediamo quali sono i migliori siti che permettono di scaricare libri gratis in maniera legale. C’è da avere l’imbarazzo della scelta!

LiberLiber

Se sei alla ricerca di ebook gratis da scaricare e trasferire sul tuo ebook reader, uno dei primi siti Internet che ti consiglio di visitare è Liber Liber, il quale, grazie al lavoro di una ONLUS e al supporto di alcuni sponsor, mette a disposizione di tutti centinaia di classici della letteratura e libri non più coperti da diritto d’autore.

Per scaricare un ebook da Liber Liber, collegati alla sua pagina iniziale e clicca su Entra, dopodiché scegli se sfogliare la lista dei libri presenti sul sito in base ai loro autori o al titolo/genere dei libri, cliccando sugli appositi link collocati in cima allo schermo.

Una volta individuata l’opera da scaricare, clicca sul pulsante di download (quello con la scritta Gratis) scegliendo uno dei formati di file disponibili: PDF (ideale per tablet), RTFTXTHTML (ideale per la lettura direttamente dal browser del PC), ODT o ePub (ideale per ebook reader).

Project Gutenberg

Un’altra libreria virtuale di ebook gratis che mette a disposizione del pubblico migliaia di opere classiche prima disponibili solo su supporto cartaceo è Project Gutenberg, che contiene libri in tutte le lingue del mondo (fra cui anche l’italiano, naturalmente). Nel momento in cui scrivo, sono quasi 50.000 i titoli disponibili sul sito.

Per scaricare un libro da Project Gutenberg, non devi far altro che collegarti alla sua pagina principale e utilizzare la barra di ricerca collocata in alto a destra per trovare l’opera di tuo interesse.

In alternativa puoi anche sfogliare i libri in base all’argomento trattato, cliccando sul link Book categories che si trova in alto, o al loro titolo/autore in ordine alfabetico, cliccando sul link Browse catalog situato sempre in cima alla pagina.

Se vuoi visualizzare solo le opere in italiano, clicca su questo link e troverai l’elenco di tutti gli ebook disponibili nella nostra lingua. Per scaricare un ebook, seleziona quindi il suo titolo, scegli uno dei formati disponibili per il download: generated HTML (per leggerlo direttamente nel browser del PC), EPUB (per gli ebook reader), Kindle (per i Kindle), Plain text, ecc. e il gioco è fatto.

Project Gutenberg supporta anche i servizi di cloud storage. Questo significa che cliccando sulle icone di Dropbox, OneDrive e Google Drive collocate accanto al titolo di ciascun libro, puoi scaricare quest’ultimo sul tuo spazio online anziché sul tuo PC.

FeedBooks

Un altro sito che, secondo il mio modestissimo parere, non dovrebbe mancare ai tuoi segnalibri è FeedBooks che propone una vasta selezione di titoli di pubblico dominio in lingua italiana (e non solo). Fra le opere disponibili sul sito ci sono alcuni fra i più bei racconti del maestro del brivido Edgar Allan Poe, opere di autori classici come Giovanni Verga e Gabriele D'Annunzio e pubblicazioni immortali come “La Divina Commedia” di Dante Alighieri o “L’Odissea” di Omero.

Gli ebook sono diligentemente catalogati per argomento. Nella barra laterale di sinistra di FeedBooks trovi, infatti, l’elenco completo dei generi (Azione & Avventura, Drammatico, Poesia, Horror ecc.) grazie al quale puoi raggiungere tutte le opere disponibili sul sito in maniera rapidissima.

Una volta individuato il libro da scaricare, non devi far altro che cliccare sulla sua copertina e scegliere il formato di file in cui prelevarlo: PDF, ePub o Kindle. Più facile di così?

Wattpad

Se non vuoi scaricare grandi classici della letteratura ma sei alla ricerca di ebook gratis realizzati da autori emergenti, prova a dare un’occhiata al sito Wattpad che raccoglie i racconti e le opere di tantissime persone provenienti da tutto il mondo. Tutti artisti emergenti o semplici appassionati della scrittura che mettono a disposizione del pubblico i propri lavori. Su di esso, puoi trovare racconti horror, brevi storie romantiche, racconti d’avventura e molto altro ancora in varie lingue (compreso l’italiano).

Prima di leggere un ebook su Wattpad, devi creare un account gratuito cliccando sulla voce Iscriviti che si trova in alto a sinistra e compilando il modulo di registrazione. Se non vuoi perdere troppo tempo in fase di iscrizione, puoi anche cliccare sul bottone di Facebook e autenticarti sul servizio tramite il tuo account social. Ad operazione completata dovrai confermare l’iscrizione a Wattpad cliccando sul link ricevuto via email.

Portato a termine anche questo step, collegati alla pagina iniziale di Wattpad, effettua l’accesso al servizio usando i dati del tuo account e seleziona un genere dal menu Scopri per sfogliare tutte le opere disponibili sul sito. Clicca quindi sul titolo del racconto o del libro che intendi leggere e potrai gustarti l’opera direttamente dal browser.

Se preferisci leggere in mobilità, Wattpad è disponibile anche sotto forma di applicazione per smartphone e tablet (Android e iOS), la quale consente di accedere tutti i contenuti del sito senza usare il computer e senza spendere un centesimo.

Ebook Gratis

Rimanendo in ambito di autori indipendenti e nuove proposte interessanti, ti consiglio di fare un salto anche su Ebook Gratis, sito Internet italiano (e con contenuti italiani) che ospita decine di romanzi, racconti, saggi e manuali scaricabili gratuitamente.

Purtroppo le opere non sono suddivise per genere e sfogliarle tutte non è l’esperienza più comoda del mondo, tuttavia vale la pena tenere questo sito nei segnalibri per i tantissimi contenuti interessanti che offre. Per scaricare un libro – non ci sarebbe nemmeno bisogno di spiegarlo – basta cliccare prima sulla sua copertina e poi sul pulsante di Download che si trova nella barra laterale della pagina che si apre.

Altri siti per scaricare ebook gratis

Anche grandi negozi di libri virtuali, come Google Play Store ed Amazon, includono delle sezioni attraverso le quali è possibile scaricare ebook gratis. Naturalmente non si tratta di best-seller attualmente in libreria ma di grandi classici, estratti di opere in commercio o lavori indipendenti distribuiti gratuitamente dagli autori.

Sia i libri scaricati da Google Play sia i libri prelevati da Amazon possono essere fruiti su diversi device: PC, smartphone, tablet ed ebook reader, ma purtroppo con delle limitazioni.

Per quanto concerne il Play Store, i libri si possono leggere direttamente dal browser e sui dispositivi Android. Le opere distribuite su Amazon, invece, possono essere lette solo attraverso l’applicazione di Kindle disponibile per computer (Windows, Mac) smartphone e tablet delle principali marche (oltre che naturalmente sui Kindle).

Non hanno, invece, limiti d’utilizzo gli audiolibri gratis di cui ti ho parlato in un mio post di qualche tempo fa. Se non hai abbastanza tempo da dedicare alla lettura e ti piacerebbe approfondire la conoscenza di qualche opera, potresti scaricarla in formato audio e ascoltarla (letta da qualcun altro, ad alta voce) mentre sei occupato in altre faccende. Non è come leggere – questo è poco ma sicuro – ma sempre meglio di niente.