Per impostazione predefinita, ciascuna macchina virtuale VirtualBox utilizza un'unica scheda di rete regolata in modalità NAT (menù a tendina Connessa a).
Proprio l'impostazione Connessa a è la più importante perché permette di stabilire in che modo l'interfaccia di rete virtuale dovrà interagire con l'hardware "fisico" installato sul sistema host. Scegliendo NAT, VirtualBox assegnerà alla macchina virtuale un indirizzo IP privato, del tutto inaccessibile dalla rete locale così come dal sistema host. Supponendo che al sistema host sia attribuito l'IP 192.168.1.2 (il router "fisico" si supponga abbia l'indirizzo 192.168.1.1), in modalità NAT, VirtualBox attribuirà alla virtual machina un IP 10.0.2.x. E' possibile verificarlo aprendo, da una macchina guest Windows, il prompt dei comandi e digitando ipconfig /all:
La configurazione NAT permette di accedere senza problemi alla rete Internet dalla macchina virtuale e si rivela la più adatta se non si è interessati all'indirizzo IP che sarà utilizzato dal sistema guest virtualizzato con VirtualBox.
Ovviamente, non si tratta invece della configurazione migliore se fosse necessario inoltrare determinati pacchetti dati oppure se si debbono rendere visibili dalla rete locale o da utenti remoti certe risorse presenti nella macchina virtuale.Nel nostro caso, come si vede, la scheda di rete installata sul sistema host che viene utilizzata dalla macchina virtuale, è un'interfaccia wireless Broadcom (Nome). "Agli occhi" della virtual machine, però, tale dispositivo di rete apparirà con una normale scheda ethernet Intel. Ecco infatti il responso che si ottiene, questa volta, digitando il comando ipconfig /all:
Com'è possibile notare, la macchina virtuale questa volta ha ricevuto un indirizzo IP (192.168.1.51) dal server DHCP all'indirizzo 192.168.1.1 (il router).
Dopo aver confermato le proprie scelte mediante la pressione del pulsante OK, a questo punto, nel caso in cui la macchina guest sia un sistema Windows, accedendo a Risorse di rete si dovrebbe trovare il server virtuale VBOXSVR ed al suo interno la risorsa appena condivisa.
Per assegnare una lettera di unità alla risorsa condivisa, si può invocare il comando \\net use lettera_unità \\vboxsvr\nome_condivisione.
Se si ha a che fare con una macchina virtuale Linux, si può ricorrere al comando mount -t vboxsf nome_condivisione percorso_in_cui_montare_la_risorsa.
Abilitando la casella Rendi permanente di VirtualBox, la "cartella virtuale" sarà inserita nella sezione Cartelle della macchina. Ciò significa che la directory dell'host posta in condivisione col sistema guest resterà automaticamente a disposizione di quest'ultimo ad ogni riavvio della macchina virtuale. Diversamente, nel caso in cui la casella Rendi permanente venisse lasciata non spuntata, la configurazione verrà persa ad ogni arresto o reboot del sistema virtuale.