The Onion Router, navigare in sicurezza e in completo anonimato

The Onion Router, navigare in sicurezza e in completo anonimato

Il logo del Tor project
Web & Digital
Tor è un programma freeware realizzato da Tor project che permette agli utenti di navigare anonimamente e con la massima sicurezza

 

Siete ossessionati dalla sicurezza informatica? Non vi bastano i normali protocolli crittografici associati alla navigazione Internet (come ad esempio lo HTTPS o il TLS/SSL) o vi  accontentate di navigare in modalità nascosta? La risposta alla vostra domanda di sicurezza è Tor. No, non il mitico dio tedesco, ma The Onion Router, un software proxy gratuito che permette di navigare nella Rete senza che nessuno possa risalire al nostro IP e quindi alla nostra identità. Una navigazione totalmente anonima per assicurare la massima privacy e la massima sicurezza.

Il funzionamento del software, distribuito con licenza BSD e quindi gratuita, è piuttosto semplice.  L’utente che naviga sotto “protezione” Tor, non accede direttamente al sito web che intende visitare ma vi giunge tramite una navigazione proxy negoziata di volta in volta dallo stesso software. Le richieste del client e, lo scambio dati tra il client stesso e il server “obiettivo” vengono reindirizzate da server Tor a server Tor (che in questo caso agiscono come se fossero router) sino a che non si raggiunge il proprio traguardo virtuale. In questo loro peregrinare tra un nodo della rete e l’altro, i pacchetti vengono continuamente criptati e decrittati, in modo che, nell’istante T, sarà impossibile (o quasi) risalire alla posizione del file all’interno della rete Tor nell’istante T-1. I dati, in questo modo, vengono “avvolti” da diversi strati di protocolli di criptaggio e per raggiungerli bisogna “sfogliare” ogni singolo strato come se si stesse sbucciando una cipolla (da questa particolare analogia deriva il nome stesso del progetto – onion in inglese vuol dire cipolla).

 

Schema di un network Tor

 

Il percorso da seguire viene deciso in itinere: il nodo Tor attraverso il quale i dati sono in transito decide quale dovrà essere il prossimo nodo a riceverli e negozia con questo le chiavi di cifratura, in modo che la comunicazione tra i due avvenga sempre in maniera cifrata. E di conseguenza sicura. I dati viaggiano “allo scoperto” solamente nel tratto di rete che va dall’ultimo nodo Tor al server obiettivo, ma a questo punto è praticamente impossibile riuscire a rintracciare a ritroso il percorso fatto dai pacchetti.

Per questa sua caratteristica, Tor viene utilizzato in quegli ambiti dove la riservatezza delle informazioni è di vitale importanza. Ad esempio, se un giornalista vuole entrare in contatto con una sua fonte confidenziale oppure con gli oppositori di un regime dittatoriale, utilizzerà molto probabilmente Tor così da preservare la privacy (e l’incolumità) della propria fonte.

Il progetto Tor esce allo scoperto nel settembre del 2002 ed era originariamente finanziato dalla Marina statunitense. Dal 2004 al 2005, fu la Electronic Frontier Foundation a sostenere economicamente il progetto, mentre ora è gestito dal Tor poject, un’organizzazione no-profit con scopi di ricerca. Per questo riceve finanziamenti da molti enti governativi statunitensi, tra i quali il dipartimento di Stato e la National Science foundation.