Coding a Scuola


Il CODING nelle nuove scuole quelle con le Lim le classi 2.0 sarà, quando adeguatamente applicato, la pietra miliare per la crescita e lo sviluppo dei nostri ragazzi, date un occhiata a questi link capirete quanto sia importante questo aspetto che stenta a decollare nelle scuole italiane.

scatch esiste anche come App nel Playstore.....




Cos'è Scratch e cosa posso realizzare usando Scratch?

Scratch è sia un linguaggio di programmazione che una comunità online che ti permette di creare storie interattive, giochi, animazioni, e di condividere le tue creazioni con chiunque altro in tutto il mondo. Mentre creano progetti o programmano con Scratch, i giovani imparano a pensare in modo creativo, a ragionare sistematicamente e a lavorare in modo collaborativo.Per saperne di più su Scratch vai alla pagina delle Informazioni su Scratch.

Come si fa a creare un gioco o un'animazione con Scratch?

Vai alle Pagine di Aiuto per scoprire tutti i modi per iniziare a creare con Scratch. Oppure tuffati subito nel nuovo Editor dei Progetti.

 

Quali sono i requisiti di sistema per poter usare Scratch?

To run Scratch 2, you need a relatively recent web browser (Chrome 35 or later, Firefox 31 or later, or Internet Explorer 9 or later) with Adobe Flash Player version 10.2 or later installed. Scratch 2 is designed to support screen sizes 1024 x 768 or larger. If your computer doesn’t meet these requirements, you can try downloading and installing Scratch 1.4, which you can still use to share projects to the Scratch 2 website.

Do you have a downloadable version so I can create and view projects offline?

L'editor offline di Scratch 2 (versione beta) è ora disponibile. Volendo puoi continuare ad usare Scratch 1.4. Nota: Puoi avere installati contemporaneamente sul tuo computer sia Scratch 1.4 che Scratch 2.

Posso ancora caricare sul sito progetti creati con vecchie versioni di Scratch?

Si - puoi condividere e caricare sul sito progetti realizzati con versioni precedenti di Scratch. Questi progetti saranno visibili ed utilizzabili online. (Tuttavia non puoi scaricare progetti realizzati o modificati in versione successive di Scratch e aprirli nelle versioni precedenti. Per esempio, non puoi aprire un progetto di Scratch 2 con Scratch 1.4, perchè Scratch 1.4 non è in grado di leggere progetti nel formato .sb2.)

Posso creare un video con Scratch e poi caricarlo su YouTube?

Per trasformare in video uno dei progetti di Scratch puoi usare un software di cattura dello schermo come ad esempio CamStudio. Ma ricorda che alcuni progetti di Scratch sono interattivi e quindi fanno cose diverse a seconda del comportamento di chi li sta usando (ad esempio un videogame risponde alla pressione dei tasti della tastiera). I video invece non sono interattivi - mostrano esattamente la stessa cosa ogni volta che li guardi. Quindi puoi sicuramente creare un video a partire da uno dei tuoi progetti, ricorda soltanto che un video e un progetto non sono esattamente la stessa cosa.

Quando costa Scratch? Mi occorre una licenza?

Scratch è, e sarà sempre, gratuito. Non ti occorre nessuna licenza per poter usare Scratch a scuola, a casa o in qualunque altro luogo. Lo sviluppo e il supporto di Scratch sono sostenuti attraverso finanziamenti e donazioni. Se vuoi contribuire allo sviluppo di Scratch dai un'occhiata alla nostra Pagina delle Donazioni.

Chi ha creato Scratch?

Scratch è stato creato e sviluppato dallo Scratch Team presso il Lifelong Kindergarten group dei MIT Media Lab.

SCARICALO DA QUI:
https://scratch.mit.edu/scratch2download/


PROGETTO DI ESEMPIO:
https://scratch.mit.edu/projects/editor/?tip_bar=getStarted

Approfondimenti:

http://www.epict.it/content/la-scuola-italiana-e-il-coding

http://www.maffucci.it/tag/coding/

La Scuola Italiana e il "Coding"

di Gloria C. Pardini

A metà dell’estate è stato pubblicato  un articolo che titolava: «Fai il tuo videogioco». Da settembre lezione di «coding» in tutte le scuole. (corriere della sera 16-7). La sfida è stata raccolta da un gruppo di docenti “EPICTiani” ed è stato creato il gruppo “Gdl Coding Epict +

Il contesto. Gli stimoli provenienti dall’Europa e dall’agenda digitale hanno avuto sicuramente  il loro peso nelle proposte del MIUR.  Le indicazioni dell’”agenda” si addicono anche all’Italia che come l’“Europa deve investire di più nelle attività di ricerca e sviluppo connesse alle TIC, le quali sono ancora insufficienti ...   La commissione dichiara che è necessario “migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nel mondo digitale”.

Il primo passo in questo percorso è perseguito dal Ministero con con il “Piano scuola digitale” con diverse azioni, tutte volte, fino ad ora, a migliorare la fruizione oppure a stimolare l’autorialità degli studenti, senza prevedere in modo esplicito una consapevolezza del linguaggio di progettazione della “computer science” Al MIUR, secondo Simone Cosimi, stanno stringendo i tempi per mettere a punto una piattaforma di sostegno ma è per la formazione dei docenti oppure serve a sostenerli nella formazione alunni?

Dopo una spinta alla digitalizzazione con Lim e classi 2.0 si rilevano da più parti scontento per insuccessi frequenti a fronte di poche esperienze pilota giudicate positive, quale ricaduta potrebbe avere un avvio della scuola con un progetto d’Insegnamento del “coding” senza una seria formazione dei docenti?

Il coding  è la scienza della programmazione, come dice Bill Gates è un po’ di matematica con l’aggiunta di qualche informazione (se, allora, ripeti, ecc.). Un computer, un programma ma soprattutto un gioco digitale (partiremo dal gioco perché è più motivante dell’insegnamento formale di un codice)  sanno riprodurre con facilità le operazioni programmate, è necessario quindi saper dare corrette  informazioni perché esegua esattamente quello che gli ordiniamo. Non è casuale  che qualcuno abbia detto che “Forse il computer è la cosa più stupida dell’universo” e che la professione che vede una crescita costante dei posti sia quello dell’informatica.

Nei prossimi dieci anni ci saranno unmilionequattrocentomila posti di lavoro nel campo dell’informatica, non per user, ma per  programmatori. Le stime dicono però che solo quattrocentomila di quei posti saranno occupati da persone all’altezza e, nonostante le digitali siano al quarto posto delle competenze base Europee per l’apprendimento permanente,  la formazione non riuscirà a soddisfare il bisogno  perché la scuola non si sta dimostrando preparata al compito.

Piattaforma MIUR? In attesa dell’annunciata piattaforma del Miur  navigando, si trovano già un certo numero di ambienti di formazione al coding.   Sono dedicate ai docenti, scandiscono il lavoro in step ben calibrati e introducono, anche con parti teoriche per riflessione e matacognizione, in modo che il docente abbia una piattaforma strutturata secondo una tassonomizzazione adeguata.  Gli strumenti formativi sono ben calibrati e sfidanti, quindi adeguati per una proposta motivante oltre che giocosa. I più importanti sono sicuramente code.org, nel quale gli interventi con informazioni e stimoli sono davvero provenienti da personaggi di successo a livello mondiale nel settore come Bild Gates, Mark Zuckemberg e Jack Dorsay e altri ancora, e scratch.mit.edu un ambiente non solo di apprendimento, ma anche di programmazione molto utilizzato di cui scriveremo in specifico a breve.

Dopo questo tipo di proposta operativa le opportunità, sempre in rete, sono quelle offerte da piattaforme diverse, ma tutte molto autorevoli nei contributi e per l'autorevolezza di chi le ha implementate. Anche la scansione del lavoro, su queste piattaforme, generalmente, rispetta una gradualità che si raccorda con quella delineata a partire dal livello psicomotorio fino a a quello sviluppato grazie al supposto delle piattaforme e costituita (in code) da tre corsi: uno per principianti, primi lettori (età 4-6); il 2 per principianti e lettori (età 6+); l’ultimo denominato  propedeutico 2 (età 6+).

Coding con i piccoli. Con i bambini più piccoli prima di arrivare al coding si può lavorare a livello psicomotorio: apprendere le posizioni del corpo nello spazio, riconoscere la destra dalla sinistra anche grazie a nastrini colorati, imparando a seguire indicazioni verbali relative al movimento da compiere per poi trasporle, in un momento successivo, all’ape che si muove seguendo i comandi che gli vengono digitati sulla schiena. Si tratta di progettare il movimento di "beep bot" (questo è il suo nome) e farla muovere su percorsi concordati, stabiliti o tracciati. E' uno strumento predisposto, anche sulla base dell'esperienza del Logo, proprio per proporre la programmazione fin dall'età prescolare, perché è manipolabile e concreta. La stessa "Apina" oggi la possiamo trovare anche  su iPad, dove possiamo guidarla nei movimenti, su un piano di lavoro virtuale, dove il movimento è immaginato anziché esperito.  Il passaggio può avere un duplice aspetto positivo, anche se non dovrebbe diventare sostitutivo della parte motoria vissuta e sperimentata.  Il primo vantaggio è quello che si possono effettuare percorsi riflettendo sulla specularità e quindi sulla relatività della direzionalità, in riferimento al corpo o allo spazio e ad oggetti precisi. l’altro aspetto riguarda  in particolare alunni con difficoltà di deambulazione che non possono, in genere esperire con il corpo lo spazio, in questo caso la virtualità è vicariante l’esperienza.

Aspettando la piattaforma Miur: Progetti di Coding. Uno dei primi progetti di Coding che si trova con la ricerca in rete (code.org) parte da un gioco molto conosciuto tra i ragazzi e invece di chiedergli di giocare invita a inserire blocchi adatti a istruire per il movimento la “pedina”.

Dovendo  “far muovere” una pedina “diremo di andare avanti”, e per farlo useremo dei simboli, blocchi  visivi e colorati che hanno la funzione di rappresentare gli ordini verbali, consentendo una lettura e scrittura globale a chi non sa ancora leggere. Procedendo per gradi quindi inizieremo con indicazioni come lo spostarsi in avanti, uno o più passi, il girare a destra o a sinistra e procedere ancora fino a raggiungere il traguardo. Oltre ai blocchi, per gli alunni più grandi, potremo iniziare ad inserire linee di codice per questi semplici comandi, per consentire una graduale memorizzazione dei termini basilari, come per imparare un’altra lingua (il linguaggio di programmazione in effetti) in modo graduale si potranno introdurre nuovi blocchi (nuove righe di codice)  che inseriscono “criteri” alle direzioni e ai conteggi. Il primo criterio è “ripeti” rappresentato da un blocco nel quale possiamo inserire i blocchi usati fino a questo punto in modo da dover usare un minor numero di blocchi e comporre prima le istruzioni. Andando avanti entrano in gioco il criterio e la condizione, la creatività e la fantasia sono poi lasciati liberi di esprimersi per disegnare con i comandi a blocchi con suggerimento alternati ad esercitazioni. Secondo le età degli alunni ai quali si presenta è possibile richiedere la costruzione per blocchi visuali oppure ampliare con la visualizzazione del codice (cliccando su "mostra il codice" prima di procedere).

L'ultima notizia è che la piattaforma Italiana voluta dal Ministero sarà pronta per i primi di Ottobre con corsi in partenza sperimentati in 200 scuole (l'URL è italia.code.org pagina ancora a momento non ancora disponibile).

- See more at: http://www.epict.it/content/la-scuola-italiana-e-il-coding#sthash.RxrKwDUP.dpuf