Installazione manuale dei driver VCOM, Preloader dispositivi MTK

Per installare manualmente i driver VCOM procedere come segue:

1) Portatevi sul tasto Windows sulla tastiera nell’angolo in basso a sinistra dello schermo e cliccate col tasto destro, vi apparirà un menù con tante opzioni. Dovrete cliccare su "Gestione Dispositivi".

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2) Dalla schermata che appare dovrete cliccare col tasto destro sulla prima voce che di solito è il nome del vostro computer e scegliere la voce "Aggiungi Hardware Legacy".

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3) Verrà presentata una finestra che ci consentirà di installare in maniera "guidata" il nostro firmware. Cliccate su Avanti.

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4) Dalla finestra successiva scegliete "Installa l'hardware selezionato manualmente da un elenco (per utenti esperti). Fate click su Avanti.

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5) Ora fate selezionate Mostra tutti i dispositivi e cliccate su Avanti.

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6) Nella schermata successiva vi verrà chiesto di selezionare il disco driver, ovvero il pacchetto che contiene i file del firwmare che andremo ad installare. Cliccate su Disco Driver.

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7) Dalla finestra che appare selezionate Sfoglia

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8) E successivamente scegliete il percorso dove avete salvata la cartella dei driver e selezionate in base al vostro sistema operativo (32 o 64 bit) il file .inf appropriato. Cliccate su Apri.

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9) Dalla finestra che apparirà scegliete MTK USB Port e cliccate su Avanti

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10) Vi verrà chiesto se volete procedere all'installazione del driver. Cliccate Avanti e attendete la fine del processo. Durante l'installazione potrebbe aprirsi una finestra di avviso, voi scegliete l'opzione "Installa il software del driver"

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Alla fine del processo riavviate il computer.

Questa operazione aggiungerà i driver:

MediaTek DA USB VCOM Port

MediaTek PreLoader USB VCOM Port

MTK USB DEBUG Port

MTK USB Modem Port

MTK USB port


Ci sarebbe anche la possibilità per i meno esperti di installare i driver con un pacchetto Autoinstaller
Basterebbe scaricare ed estrarre il contenuto del file ed eseguirlo con privilegi di amministratore. Accettare le condizioni che il produttore del software ci chiede e installarlo normalmente.

MTK Drivers Auto Installer v5.1453.03

Sistema Operativo Supportato: Windows XP / Windows 7 / Windows 8 / Windows 8.1 / Windows (10 32/64 bit) 
MTK Devices support : MT65xx , MT67xx , MT83xx

Disabilitare la verifica della firma dei driver su Windows 10.

Disabilitare la verifica della firma dei driver su Windows 10.

  1. A tutti voi un cordiale saluto da me, Giulio75 e da tutto lo staff di Tuttoandroid.net/Forum.
    Quella che andremo a vedere oggi è una guida su come disattivare la verifica della firma dei driver su Windows 10.
    In sostanza, la verifica della firma, introdotta da Windows con Vista e successivamente riportata nei nuovi sistemi operativi, controlla se il driver è stato sviluppato dallo stesso produttore di quello del dispositivo e se è stato modificato (se è firmato digitalmente o meno).
    Lo scopo è quello di migliorare la sicurezza dell’hardware del dispositivo in modo che il driver non provochi un cattivo funzionamento del computer causando danni irreversibili.
    Disabilitare la firma ci consente di poter installare liberamente i driver che ci potranno venire incontro nell'utilizzo di determinati software o tool che sfruttano determinati driver che servono per interfacciare il dispositivo al computer.
    La guida che presento è valida su Windows 10, ma può essere adattata benissimo a Windows 8.1
    Cominciamo.
    Ci sono due metodi per disattivare la verifica; il primo lo fa in maniera non definitiva, e cioè, ad ogni riavvio viene riabilitata questa funzione. Nel secondo metodo, invece, viene disattivata in maniera permanente e bisognerà successivamente, qualora lo si voglia, riattivarla.
    Prima di procedere, voglio sottolineare che affinchè l'operazione giunga a buon fine, bisognerà disattivare dal BIOS, il secure boot. Ma per queste operazioni, fate capo al libretto delle istruzioni (o a Google) su come accedere al BIOS della scheda madre del vostro computer.
    bios-boot-options.jpg 

    ATTENZIONE  

     

    Nè io nè il Forum di TuttoAndroid siamo responsabili in caso di procurato danno al vostro dispositivo. Seguite questa guida a vostro rischio



    Ma andiamo per gradi.

    1 Metodo - Disattivazione temporanea.

    Procedere come segue:

    1) Premere i tasti Windows + R per aprire la casella Esegui. Digitare shutdown /r /o e premere OK.

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    2) Un messaggio vi avviserà che sarete disconnessi in meno di un minuto.

    002.jpg 

    3) Al riavvio, vi ritroverete una schermata con delle opzioni. Scegliete "Risoluzione dei problemi".

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    4) Successivamente scegliete "Opzioni avanzate".

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    5) Nella schermata successiva vi verranno proposte una serie di operazioni, voi scegliete "Impostazioni di avvio".

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    6) La schermata delle Impostazioni di avvio vi prepara a quelle che saranno le varie opzioni da scegliere nel caso vogliate operare. Cliccate semplicemente su Riavvia e attendete.

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    7) Una volta riavviato il computer vi ritroverete in una schermata simile a quella in figura. Per disabilitare l'imposizione firma driver e quindi disattivare la verifica, vi basterà cliccare il tasto 7 e il computer si rivvierà.

    007.jpg 

    Al riavvio, vi mostrerà nella parte bassa a destra del monitor, sulla system tray, la dicitura Mosalità Test.

    Come vi ho già accennato prima, questa non è una soluzione definitiva, ma temporanea.
    Per disabilitare definitivamente la verifica, utilizzeremo il secondo metodo.

    2 Metodo - Disattivazione permanente.

    Per disattivare in maniera definitiva la verifica della firma, procedere come segue:

    1) Aprire il prompt dei comandi con i privilegi di amministratore. Nel prompt digitate il seguente comando e premete Invio.

    bcdedit /set testsigning on

    Ricevererete il messaggio di “Operazione completata con successo“.

    2) Chiudete il prompt dei comandi e riavviate il computer. 

    D’ora in poi, sarete in grado di installare o eseguire qualsiasi driver non firmato senza problemi.
    Se necessitate di riattivare di nuovo l’esecuzione della firma del driver, eseguite questo comando (sempre dopo aver aperto il prompt coi privilegi di amministratore):

    bcdedit /set testsigning off

    Anche in questo caso, riceverete un messaggio di avvenuta operazione e anche in questo caso, chiudete il prompt e riavviate.

    Metodo per Windows 7 64 Bit (x64)

    Cliccate su Start e nel box Cerca Programmi digitate cmd.
    Tasto destro sull'iconcina nera del prompt dei comandi (cmd) e scegliete l'opzione Esegui come Amministratore.
    A questo punto, nel prompt dei comandi che si aprirà, sarà necessario digitare le seguenti stringe di codice e dare Invio (per ogni stringa):

    bcdedit.exe -set loadoptions DDISABLE_INTEGRITY_CHECKS

    bcdedit.exe -set TESTSIGNING ON

    Se la procedura non presenterà problemi, il sistema vi restituirà un messaggio di conferma positivo. Riavviate il computer per confermare le modifiche.
    Ora in basso a destra sopra l'orologio vi ritroverete con la seguente modalità: Modalità Test o Test Mode

    mt.jpg 




Recupero Dati Samsung con Display Rotto e senza Debug USB

Recupero Dati Samsung con Display Rotto e senza Debug USB

Gentile redazione si SoftStore. Qualche giorno fa il il mio Samsung Galaxy S6 è caduto per terra e il display si è rotto. Il grande mio problema è che non posso ripararlo e vorrei recuperare tutti i dati (foto, musica, contatti, sms, whatsapp) presenti su di esso. Il touch non funziona, il display sembra morto e la modalità USB Debug non è attiva (e non è attivabile in alcun modo). Come faccio? Grazie!

Ci arrivano tante domande simili a quella riportata qui sopra. Finalmente oggi c’è una soluzione semplice ed efficace per tutti coloro che sono in possesso di un dispositivo Android Samsung Galaxy e vogliono recuperare i dati nel caso in cui il display si guasta o lo schermo diventa tutto nero o il touch screen non funziona più. In questi casi appena citati diventa impossibile accedere alle cartelle del dispositivo ed è anche impossibile attivare la modalità USB Debug utile per poter usare programmi di recupero dati.

Ma da oggi, grazie a Dr.Fone per Android è possibile accedere ai dati del Samsung anche con display rotto e senza Debug USB! Ecco come funziona.

Passo 1. Scarica e installa Dr.Fone Android sul tuo PC

CLICCA QUI per scaricare e installare il programma sul tuo computer Windows.

Schermata iniziale del programma:

Clicca sull’area relativa alla funzione “RECUPERO” e collega il tuo cellulare Samsung al PC tramite cavo USB.

Passo 2. Seleziona dati da recuperare

In basso a sinistra seleziona la modalità “recupero da telefono rotto” e il programma per prima cosa ti chiederà di selezionare i dati che vuoi ricercare nella memoria del telefono samsung con display rotto:

Passo 3. Seleziona tipo di guasto del tuo display

Passo 4. Seleziona il modello del tuo Samsung

Passo 5. Metti il dispositivo in modalità Download seguendo le indicazioni sul programma

Passo 6. Avvia recupero dei dati

Il programma inizierà la scansione della memoria del telefono e al termine mostrerà tutti i dati trovati, suddivisi nelle varie cartelle (messaggi, contatti, audio, video, documenti, galleria foto, ecc…).

how to recover from broken android phone

Scegli i files che vuoi recuperare e clicca su “RECUPERA” per salvarli in una cartella sul tuo PC!

 

Attivare Debug USB su Android con Schermo Rotto

 

 

Lo schermo del tuo smartphone Android è rotto? Oltre al notevole danno c’è anche il problema di come recuperare i dati salvati nel dispositivo, che spesso è forse più importante dello schermo stesso. Se la modalità di debug USB è stata attivata allora sarà molto facile fare il recupero dei dati: dovrai semplicemente collegare il dispositivo al PC tramite cavo USB e il cellulare verrà visto come una memoria esterna consentendoti di poter accedere alle cartelle interne e recuperare i file (foto, video, musica, ecc..).

La situazione è un po’ più complicata se la modalità debug USB è disattivata, il che significa che non c’è alcuna possibilità di eseguire il backup dei dati tramite il collegamento al computer. Ma in questo articolo vogliamo mostrare tre diversi metodi per provare ad accedere alla memoria del dispositivo Android anche con schermo rotto e debug usb disattivato

Metodo 1: Utilizza Cavo Adattatore OTG e Mouse USB

Questo è forse il metodo più veloce per poter prendere il controllo del proprio dispositivo Android (se il dispositivo ha uno schermo danneggiato ma si vede qualcosa). Quello che ti serve è sicuramente un cavo adattatore OTG Micro Usb, acquistabile a pochi euro qui su Amazon. Con questo adattatore potrai collegare via USB il tuo cellulare Android con il tuo Mouse e potrai usare il mouse per attivare il debug USB sul tuo cellulare Android.

NB: Assicurati che il tuo Android sia compatibile con l’adattatore OTG. Una lista di dispositivi compatibili la puoi trovare in questo articolo:

 

Una volta collegato il mouse al cellulare, esso verrà automaticamente riconosciuto e sullo schermo del dispositivo apparirà un cursore che potrai controllare col mouse. Non dovrai configurare nulla. Devi solo considerare che il mouse assorbirà energia dalla batteria del cellulare, quindi potresti avere non molta autonomia!

android otg mouseù

Una volta attivata la modalità debug USB potrai subito procedere a recuperare dati dal tuo dispositivo Android rotto

Metodo 2: Uso Comandi ADB Commands

Android ha uno strumento chiamato SDK, progettato per eseguire il debug dei problemi con i dispositivi Android. All’interno del SDK, c’è uno strumento chiamato ADB che consente di collegare al dispositivo Android tramite USB ed eseguire una serie di comandi senza toccare lo schermo. Consente anche di inserire una shell sul dispositivo!

Se non hai ADB, scarica e installa lo strumento di sviluppo android da questo link. Potrai trovare il comando ADB nella directory platform-tools. ADB non può comunicare con un telefono cellulare senza “attivare il debug USB”. Per farlo bisogna avviare il dispositivo in “Recovery ClockworkMod” premendo il pulsante accensione + tasto home + volume su (o giù in base al modello del cellulare).

Step 1: Una volta caricata la modalità di recupero ClockworkMod, verifica la connessione con ADB in avvio.

Step 2: Scrivi questo comando: adb devices

Step 3: Accetta di fare il backup di tutti i dati dando questo comando:

adb pull / data / media / clockworkmod / backup ~ / Desktop / Android-up

adb_devices

NB: Se non disponi di una conoscenza avanzata del computer non è consigliabile utilizzare questi comandi adb anche perchè un semplice errore potrebbe danneggiare il tuo telefono in modo permanente. Prova il metodo 2 sotto descritto che è sicuramente più veloce e sicuro da fare, anche se non funziona con tutti i cellulari Android

Metodo 3: Esegui Backup Android senza Debug USB

Oggi esiste un programma in grado di accedere alla memoria del dispositivo Android ed estrarre tutti i dati presenti in essa, anche in ASSENZA di DEBUG USB. Stiamo parlando del programma Dr.Fone per Android, popolare già per le sue capacità di recupero dati cancellati. Grazie alla funzione “Estrazione dati da dispositivo danneggiato” rende possibile il recupero dei file (foto, contatti, video, audio, messaggi, ecc..) anche nei casi di display con schermo rotto e debug usb disattivato.

Al momento però questo programma consente di accedere alla memoria (senza debug USB) di solo alcuni modelli di cellulari Samsung. Per maggiori informazioni leggi l’articolo seguente:

Come entrare in Recovery Mode sul Galaxy A3/A5/A7/A8/A9

Come entrare in Recovery Mode sul Galaxy A3/A5/A7/A8/A9, queste sono le istruzioni per entrare in modalità di ripristino (Recovery Mode) sul Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9. Nella guida vi mostreremo due diversi metodi per riavviare il Samsung  Galaxy A3/A5/A7/A8/A9 in Recovery Mode: uno con i tasti hardware e l’altro utilizzando i comandi ADB sul vostro Pc.

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Installando una recovey personalizzata sul vostro Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9tipo ClockworkMod (CWM) o TWRP (TeamWin Recovery Project) avrete la possibilità di creare un backup di sistema, formattare lo smartphone, installare rom personalizzate e molto altro ancora.

Inoltre se non ricevete l’aggiornamento direttamente dalla Samsung, è possibile scaricare l’aggiornamento nel formato zip da internet e installarlo tramite la recovery personalizzata. Questo vi aiuta quando si verificano lunghi ritardi negli aggiornamenti del firmware da parte della società.

Anche se si installa una recovery personalizzata, l’accesso al Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9 rimarrà esattamente lo stesso.

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Come entrare in Recovery Mode sul Galaxy A3/A5/A7/A8/A9

Metodo 1 – Riavviare il Samsung  Galaxy A3/A5/A7/A8/A9 in Recovery Mode utilizzando i pulsanti hardware

Fase 1 – Spegnere il telefono.

Fase 2 – Ora premere e tenere premuti i seguenti pulsanti per alcuni secondi, tutti allo stesso tempo: Power + Volume Up + Home.

Fase 3 – Dopo alcuni secondi, dovreste vedere la schermata della Recovery Mode sul vostro Samsung  Galaxy A3/A5/A7/A8/A9.

A questo punto è possibile navigare nella modalità di ripristino personalizzato utilizzando i pulsanti del volume e selezionare con il pulsante Power!

Metodo 2 – Entrare in modalità di ripristino utilizzando ADB su Windows per il Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9

Fase 1 – Assicuratevi che i driver USB / driver ADB per il Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9 siano stati installati e che ADB sia stato configurato sul computer.

Fase 2 – Collegare il Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9 al PC con un cavo USB e installare i driver ADB se è necessario.

Fase 3 – Individuare android-sdk-windows \ platform-tools directory e con il prompt dei comandi aperto (premere su Shift + tasto destro del mouse in qualsiasi punto della cartella > Apri Prompt dei comandi).

Fase 4 – Digitare il seguente comando e premere Invio.

adb reboot recovery

Fase 5 – Il vostro Samsung Galaxy A3/A5/A7/A8/A9 si spegnerà e poi si riavvierà nella modalità di ripristino. Navigare su e giù con i tasti del volume e selezionare con il tasto di accensione.

Come ripristinare Account precedente in Windows 10

Come ripristinare Account precedente in Windows 10 HTNovo
Può capitare, a seguito di un aggiornamento importante o di un ripristino non andato correttamente a buon fine, di ritrovarsi un PC con Windows 10, ma vale anche per Windows 7 o 8/8.1, impostato con un Account Temporaneo o Guest, senza apparente traccia della precedente configurazione Utente, con perdita dei propri file, associati al precedente Account.


Per risolvere questa fastidiosa situazione e ripristinare l'Account precedente, agite nel modo seguente:

Destro su Start > Esegui
Nel Box digitate Regedit, date Invio e cliccate su Sì al controllo.
In Regedit, navigate seguendo il precorso:
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\ProfileList

Come ripristinare Account precedente in Windows 10 ProfileList

Aprendo ProfileList (cliccando sulla freccetta alla sua sinistra), vi troverete una sottochiave con estensione .bak; cliccate con il destro sulla sottochiave in questione, quindi su Rinomina e sostituite l'estensione .bak con .old.
Confermate di voler eseguire la modifica, chiudete il Registro e riavviate il PC.

Al riavvio, accederete con il vostro precedente Account e riavrete a disposizione tutti i file e le impostazioni associate.

Gentile Utente, premettiamo che è possibile attivare l’account amministratore di sistemapredefinito tramite riga di comando accedendo alla console di ripristino.

Il modo migliore è procurarsi un CD di Windows 7, effettuare il boot con questo supporto ed alla prima schermata di installazione del sistema operativo premere la combinazione di tasti SHIFT+F10.

 CLICCA PER VISUALIZZARE I TOOL CHE TI AIUTANO AD ATTIVARE L’ACCOUNT ADMINISTRATOR O RESETTARE LA PASSWORD

Come attivare l’account di amministratore predefinito tramite riga di comando:

  • Net user Administrator /active:yes

Come attivare nuovo account locale con diritti di amministratore:

  • Net user /add "nome utente" "password"     -   (senza virgolette, questa riga crea l'utente con la rispettiva password)
  • Net localgroup administrators "nome utente" /add  - (senza virgolette, questa riga aggiunge l'utente al gruppo corretto)



Spesso e volentieri, Windows ci lascia con l’amaro in bocca a causa di qualche bug, virus o problema che insorge nel corso del nostro utilizzo del PC. Tra i problemi più fastidiosi (e relativamente comuni) c’è quello che vede il profilo utente corrotto su Windows, errore che si propone praticamente in tutte le ultime versioni del sistema operativo Microsoft a partire da Vista fino all’ultimo arrivato, Windows 10. 

 

Forse può interessarti anche 2 Metodi per cambiare un utente standard in Amministratore su Windows oppure Come recuperare o resettare la Password di Windows dimenticata?

L’errore di per sé non è molto tragico e non comporta sostanziali danni al nostro account, né significa perdita dei propri dati relativi a quel profilo utente. Ciò che rende davvero fastidioso questo errore, è l’impossibilità di accedere al proprio account, con il conseguente problema di essere impossibilitati ad accedere ai propri files.

Il problema dell’account utente corrotto può essere risolto tramite una serie di procedure, di livelli di difficoltà differenti. La procedura che viene sempre consigliata prima di mettere mani ad un computer nel tentativo di risolvere un problema, è il backup dei dati personali più importanti. L’impedimento in questo caso può essere rappresentato dal fatto che senza poter accedere al nostro account, siamo praticamente “tagliati fuori” dall’accesso a questi dati.

Una soluzione ci sarebbe anche in questo caso, e consisterebbe o nell’accesso tramite un altro account di amministratore, in grado di navigare nei files di tutti gli account presenti sul computer o, se questo non dovesse essere possibile, nel collegamento del nostro hard disk ad un altro pc, magari tramite un box USB o collegandolo come secondario direttamente all’interno del case del PC stesso. In questo modo sarà possibile effettuare una copia di sicurezza dei dati prima di continuare ad operare.

Profilo utente corrotto su Windows: le possibili soluzioni

Ora che siamo pronti per procedere, andiamo per gradi, esaminando prima le soluzioni più semplici e solo in seguito quelle più complicate.

Riavviare il computer

La soluzione spesso più scontata in assoluto, potrebbe rivelarsi in molti casi la più utile. C’è qualche possibilità che l’errore si sia verificato per qualche problema di Windows nel caricare i file necessari all’accesso di quel profilo utente e non per un vero e proprio problema all’interno dell’account. In questo caso, potrebbe bastarci eseguire un riavvio del computer, per venire a capo di questo problema e per poter accedere nuovamente al nostro profilo e ai nostri dati.

Effettuare un Ripristino Configurazione di Sistema

Un’altra opzione che ci viene spesso in aiuto in svariate situazioni, è lo strumento di Ripristino Configurazione di Sistema, integrato in Windows fin dalle vecchie edizioni, il cui utilizzo è diventato popolare già dai tempi di Windows XP. In questo caso, il Ripristino potrebbe essere in grado di riparare i files che hanno generato questo problema, magari risolvendolo senza dover ricorrere a “fastidiose” procedure manuali.

Visto che, come si è soliti dire, tentare non costa nulla, vediamo insieme come poter effettuare questo ripristino. Le opzioni possibili sono diverse, in base al sistema che stiamo utilizzando e in base anche alle condizioni del PC in oggetto.

La modalità provvisoria

Profilo utente corrotto su Windows, Windows, Account Utente

Il Menù di Avvio Avanzato di Windows 7

Il primo metodo, probabilmente il più semplice, consiste nell’avviare il nostro computer in modalità provvisoria. All’avvio del computer basterà premere ripetutamente il tasto F8 della tastiera per avviare il menu di avvio avanzato di Windows, dal quale selezionare la voce “Modalità Provvisoria con Prompt dei Comandi”. Fatto questo si avvierà una versione molto semplificata di Windows, con appunto un prompt dei comandi pronto all’uso. All’interno di questa schermata, scriviamo rstrui e premiamo invio, per avviare l’utility di ripristino.

Dall’opzione Ripristina il Computer

Se non dovessimo riuscire ad entrare in Windows tramite la modalità provvisoria, possiamo provare un’alternativa. Avviamo nuovamente il computer, sempre premendo a ripetizione il tasto F8. Al menù di avvio avanzato, selezioniamo la voce “Ripristina il Computer” se disponibile, e aspettiamo che si avvii la console di ripristino. Qui potremo scegliere di utilizzare lo strumento di Ripristino Configurazione di Sistema.

Da un CD di Windows

Se nessuna delle opzioni precedenti dovesse funzionare, sarà possibile utilizzare il CD di Windows della nostra versione del sistema, per poter accedere ad un menù analogo a quello della funzione “Ripristina il Computer” e poter quindi selezionare l’utility di ripristino.

Qualsiasi di questi tre metodi riusciate ad utilizzare, avviata l’utility di Ripristino, selezionate l’opzione per ripristinare il computer ad uno stato precedente e selezionate un punto di ripristino antecedente al manifestarsi del problema. Fatto questo confermate e attendete la fine della procedura e il conseguente riavvio del computer.

Profilo utente corrotto su Windows, Windows, Account Utente

L’utilità di Ripristino Configurazione di Sistema

La modifica al registro di sistema

Avviamo nuovamente il computer in modalità provvisoria, questa volta scegliendo “Modalità Provvisoria” e non la modalità con il prompt dei comandi. Fatto questo, apriamo il menu Start e nel campo di ricerca (o alla voce Esegui) digitiamo il comando regedit per avviare l’editor del registro di sistema.

Per prima cosa, dobbiamo effettuare un backup del registro: apriamo il menu File e selezioniamo Esporta. Indichiamo un percorso dove salvare il file, diamogli un nome e nella parte bassa della finestra, mettiamo la spunta su “Tutto” per essere sicuri di esportare l’intero registro di sistema e non una singola chiave ed infine esportiamo.

Utilizzando la parte di sinistra della finestra, navighiamo nel seguente percorso HKEY_LOCAL_MACHINE/SOFTWARE/Microsoft/Windows NT/CurrentVersion/ProfileList. Troveremo una serie di cartelle all’interno. Scorriamole una ad una per cercare il nostro account utente a cui non riusciamo ad accedere (aiutiamoci con il percorso indicato alla voce ProfileImagePath presente nella parte destra della schermata.

Profilo utente corrotto su Windows, Windows, Account Utente

L’editor del Registro di Sistema

Trovato il profilo “incriminato”, verifichiamo se esistono due cartelle alla voce ProfileList con lo stesso nome, di cui una con l’estensione .bak. Nel caso dovesse essere così, rinominiamo la cartella senza estensione, aggiungendo .ba come estensione, ed eliminiamo l’estensione .bak dall’altra cartella. Nel caso ci fosse una sola cartella con estensione .bak invece, eliminiamo l’estensione dal nome.

Selezioniamo ora la cartella senza estensione e nella parte destra della finestra facciamo doppio click sulla voce RefCount e cambiamo il Valore a 0. Confermiamo e chiudiamo l’editor di registro, per poi riavviare il computer. Al riavvio proviamo ad accedere al nostro account.

Il Metodo Drastico – La creazione di un nuovo account

In questo caso, non dovremo eseguire nessuna operazione particolarmente difficile ma, al tempo stesso, non risolveremo il problema, lo andremo solo ad aggirare, creando un nuovo account utente, con tutto ciò che ne consegue.

Per fare questo, dovremo accedere con un altro account di amministratore sul nostro computer. Se abbiamo già un account da utilizzare, possiamo usare quello, altrimenti dovremo attivare l’account nascosto di amministratore sul nostro PC.

Per l’attivazione di questo account nascosto, dovremo avviare il sistema in Modalità Provvisoria con Prompt  dei Comandi e, nel prompt, digitare il comando Net user administrator /active:yes e premiamo Invio.

Riavviamo ora il computer normalmente e dovremmo vedere un nuovo account Administrator. Accediamo a questo account e rechiamoci nel Pannello di Controllo, alla voce Account Utente e scegliamo di Creare un Nuovo Account Utente. Diamo un nome a questo nuovo account e diamogli i diritti di amministratore scegliendo la relativa voce.

Profilo utente corrotto su Windows, Windows, Account Utente

La schermata Account Utente del Pannello di Controllo

Disconnettiamoci ed effettuiamo ora il login dall’account appena creato. Apriamo poi l’Esplora Risorse e rechiamoci alla cartella C:\Utenti. A seconda della versione di Windows utilizzata, clicchiamo su “Organizza” e poi su “Opzioni Cartella” oppure in alto sulla scheda “Visualizza” e poi sul pulsante “Opzioni”.

Rechiamoci nella scheda Visualizzazione e selezioniamo “Visualizza cartelle, file e unità nascosti” e togliamo la spunta alla voce “Nascondi i file protetti di sistema”. Fatto questo, rechiamoci nella cartella che porta il nome del profilo nel quale non riusciamo ad accedere e selezioniamo tutti i files ad eccezione di Ntuser.dat, Ntuser.dat.log eNtuser.ini. Copiamo questi files ed incolliamoli nella cartella che porta il nome dell’ utente appena creato e sostituiamo tutto.

Adesso possiamo disconnetterci e riconnetterci in questo nuovo profilo e dovremmo trovare tutti i nostri dati al loro posto. Se volete, dal Pannello di Controllo potete eliminare il vecchio account utente e/o rinominare quello attuale e godervi nuovamente il vostro caro computer.